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Come scegliere la cucina che fa per te: disposizioni e materiali

come scegliere la cucina

La cucina è la parte della casa più difficile da scegliere ed è quella che molto spesso influenza tutto il look della zona giorno.

Le domande più frequenti ricevo riguardano proprio lei.


Il motivo è semplice, la cucina richiede conoscenze e comprensione in differenti ambiti.

Oggi vorrei parlarti di questo spazio, trattando diversi aspetti:

  • la distribuzione
  • i componenti
  • i materiali

La distribuzione della cucina

Continuo a ripetere che la cucina richiede un buon progetto. E’ fondamentale!

Se sappiamo come muoverci all’interno dello spazio, e lo spazio è progettato per facilitare i percorsi al suo interno, allora lavoreremo meglio, faremo meno fatica e saremo più soddisfatti.

Puoi anche comprare una cucina iper performante, ma se non sarà funzionale il rischio di non lavorarci con piacere è dietro l’angolo.

Vorrei aiutarti a capire quali sono le basi per una buona distribuzione.

Per le cucine più ampie, a U o a Isola o penisola esiste la regola del triangolo:

  • frigorifero, dove i cibi vengono conservati
  • lavello, in cui vengono lavati
  • piano cottura, dove avviene la preparazione e la cottura

Sono stati analizzati i rapporti e le distanze tra questi punti focali della cucina e durante gli anni Quaranta sono stati portati avanti studi riguardanti l’ergonomia:

L’ergonomia si occupa di capire quali sono i rapporti tra la funzione assolta da parti di un sistema e i gli aspetti umani che lo caratterizzano, quindi della relazione tra i principi che sottintendono alla progettazione di un oggetto o di uno spazio e la loro interazione con chi dovrà usali e viverli

All’interno dell’area di questo triangolo si collocano gli individui che stanno svolgendo operazioni di preparazione e cottura dei cibi.

Le misure ideali perché questa area di lavoro sia considerata comoda e funzionale prevedono che i lati del triangolo abbiano una misura compresa tra 1,2m e 2,7m.

Ovviamente questa regola non vale per le cucine lineari. In questo caso sarà utile settorializzare le tre aree di lavoro e sequenziarle in modo da avere conservazione – lavaggio – cottura.

In questo schema si evidenzia come sia utile inserire la parte del lavaggio e della cottura al centro della cucina e avere la zona di conservazione lateralmente.

Affinché una cucina possa considerarsi funzionale è necessario che faciliti la preparazione delle pietanze.

Deve essere uno spazio piacevole da vivere e da fruire. Una nota sulla distribuzione che vorrei aggiungere è legata alle nuove tendenze 2020.

Sempre più oggi le cucine, soprattutto le più piccole, vengono annesse al soggiorno.

Per una buona riuscita potrebbe essere utile pensare degli elementi di arredo che facciano da continuità tra i due ambienti.

Pensili che proseguono, librerie ponte che attraversano i varchi. Sono soluzioni da cui ricavare due benefici:

  • avere maggior spazio da attrezzare per la cucina
  • una piacevole continuità di ambiente che rende lo spazio più armonico e profondo.

I materiali della cucina

Questo argomento è molto complesso. Innanzi tutto per la grande quantità di materiali presenti sul mercato e poi per la combinazione che dovrà esserci fra i diversi componenti della cucina. Ma vediamo quali sono, a mio avviso, i migliori da scegliere mentre si acquista una nuova cucina:

  • il TOP o Piano di Lavoro
  • Para schizzi
  • Piano cottura
  • Lavello
  • Ante (basi e pensili)

Partiamo con il piano di lavoro, a mio avviso è il punto più importante della cucina.

E’ il materiale che sarà a contatto con alimenti, e quindi deve essere facilmente igienizzabile, dovrà sopportare le alte temperature, ed è sottoposto a possibili abrasioni o tagli. Non esiste un materiale che soddisfi appieno tutte queste caratteristiche, ma alcuni si avvicinano molto al podio.

I materiali del piano di lavoro

Pietre sinterizzate, differente dal gres è infatti costituita da miscele di inerti differenti ed è frutto di un processo di lavorazione denominato, appunto, sinterizzazione.

I tre brand leader del settore a livello mondiale Dekton,  Lapitec® e Neolith, con caratteristiche leggermente differenti tra loro in relazione alla tecnologia impiegata, ai materiali utilizzati e soprattutto alle texture ottenute.

  • Dekton: sofisticata miscela di materie prime utilizzate in edilizia come, vetro, materiali ceramici di ultima generazione e quarzo. Per la sua produzione viene utilizzata l’esclusiva tecnologia TSP.
- elevata resistenza ai graffi, ma si raccomanda sempre l’uso di taglieri            - massima resistenza alle alte temperature e ai raggi solari UV 
- antibatterico
- impermeabile ai liquidi
- resistenza agli olii
- garanzia 10 anni
  • Lapitec®: formata in grandi lastre, che coniuga il pregio estetico alle grandi dimensioni ed elevatissime proprietà fisico meccaniche con le potenzialità del porcellanato tecnico.

totalmente antigraffi inattaccabile da acidi e solventi -impermeabile ai liquidi – resistenza agli olii – insensibile all’azione degradante dei raggi UV – durissimo, resistente all’urto e all’abrasione – ecologico – antibatterico100% – made in italy

Questi materiali a mio avviso sono i più resistenti e belli presenti sul mercato, hanno la possibilità di realizzare un piano continuo e il lavello integrato nel piano.

Permette di lavorare senza giunti. Di contro è un materiale costoso e non ha una gamma di colori e finiture molto vaste, almeno per ora!

Derivati del quarzo, materiale a base di quarzo derivato da un impasto a grana grossa, medio, fine, con puntinature all’interno grigio-nere colorate. Nonostante il materiale possa resistere ad elevate temperature è opportuno proteggerlo con sottopentole per evitare macchie indelebili dovute al surriscaldamento della resina o rotture da shock termico.

Parliamo di materiali tipo Silestone®, Okite, Santamargherita e Marmotex

  • Okite, risultato dell’unione di quarzo, resina poliestere e pigmenti naturali, resistente e multifunzionale. Trattandosi di materiale naturale, sono da ritenersi proprie variazioni cromatiche sia di fondo che di venatura, o macchie anche dall’interno della stessa lastra.
- resistente ai graffi 
- inattaccabile da acidi e solventi
- impermeabile ai liquidi
-impermeabile ai vapori
- resistenza agli olii
- resistente al calore
- naturale
- antibatterico
- facilità di pulizia

Anche per questi materiali è possibile realizzare il lavello integrato o assemblato sempre in agglomerato di quarzo e anche in questo caso i costi possono essere elevati.

Laminato, costituito da pannelli di particelle di legno sp. 20 mm, 40 mm o 60 mm, rivestito in laminato HPL ad alta pressione o CHPL, costituiti cioè da numerosi strati di carta impregnati con resine termoindurenti e compattati attraverso l’azione combinata di calore e alta pressione. Tale resistenza non è assoluta ed esiste una scala di valori.

  • Fenix, che a mio avviso è il migliore è costituito da pannelli di particelle di legno sp. 20 mm o 40 mm, classe E1 e rivestito in laminato FENIX NTM con nanotecnologie è un materiale innovativo. Con una bassa riflessione della luce, la sua superficie è estremamente opaca, anti impronte digitali e piacevolmente soft touch.
- resistente ai graffi e abrasione e strofinamento
- resistente agli acidi di uso domestico
- impermeabile ai liquidi
- resistente al calore
- antimuffa
- antibatterico
- facilità di pulizia

HPL, è un laminato a forte spessore (10mm) ad alta pressione (HPL). È costituito internamente da strati di fibre cellulosiche impregnati con resine fenoliche e superficialmente da uno o più strati di fibre cellulosiche con funzione estetica, impregnati con resine termoindurenti.

- resistente agli urti
- praticità d’uso e manutenzione
- impermeabile ai liquidi
- impermeabile ai vapori
- antibatterico

Solid Surfaces, è uno straordinario materiale artificiale, ottenuto dalla combinazione tra un minerale naturale e un polimero acrilico. I piani di lavoro per la cucina in Solid Surface coniugano al meglio la durezza del materiale con la termo-formabilità che permette la realizzazione di forme di design. È un materiale composto da idrossido di alluminio e polimetilmetacrilato, arricchiti di pigmenti colorati.  

  • Corian®, non poroso e resistente, offre la possibilità di realizzare incollaggi invisibili e superfici continue con giunzioni impercettibili, oltre ad essere esteticamente molto bello e confortevole al tatto. È una superficie continua modellabile secondo progetto, si possono infatti creare forme particolari e piani continui.
- resistente agli urti
- ripristinabile
- praticità d’uso e manutenzione
- impermeabile ai liquidi
- impermeabile ai vapori
- antibatterico
- ipoallergenico
- garanzia 10 anni

Anche il corian ha un costo piuttosto elevato.

Grés e ceramiche tecniche, (Kerlite, Laminam) non è il solito grès che posiamo come rivestimento o pavimento, ha infatti con spessori molto ridotti e può anch’esso permetterci di avere il lavello integrato

  • Laminam®, porcellana laminata ottenuta per macinazione ad umido di materie prime argillose, rocce granitiche e metamorfiche, a componente feldspatica e pigmenti ceramici. Presenta un rinforzo strutturale di materiale inerte (stuoia in fibra di vetro applicata sul retro). Idoneo sia in ambiente interno sia esterno, Laminam è l’ideale negli impieghi più delicati nei quali è necessario garantire la massima igiene e resistenza.
- resistente ai raggi UV 
- facilita della pulizia
- praticità d’uso e manutenzione
- impermeabile ai liquidi
- resistente al calore
- resistente agli olii
- resistente ad attacchi chimicianti
- batterico
- antigraffio

Pietre naturali e marmi (graniti, calacatta, K-Proof®) scelte per tantissimi anni, oggi vengono applicati un po’ meno considerato che sono più sensibili alle macchie e sono un po’ porosi.

Bisogna fare anche attenzione ai prodotti utilizzati per la pulizia, se sono troppo aggressivi potrebbero danneggiare il materiale.

Vengono scelti solitamente da chi ha una forte passione per i materiali autentici, chi non ama la ‘riproduzione’ di un elemento naturale

Acciaio, è un materiale che io trovo fantastico da utilizzare per il piano di lavoro della cucina, si può saldare e questo permette non solo di non avere fughe di alcun tipo, ma permette di integrare al massimo la vasca del lavello e in alcuni casi anche il piano cottura!

È uno dei materiali più igienici, infatti i ristoranti e le cucine industriali usano principalmente questa tipologia, ma di contro ha un costo mediamente elevato e la manutenzione è importante.

I graffi e i segni di lavoro si vedono, soprattutto nel caso dell’acciaio lucido. Si pulisce con maggiori difficolta e con i giusti prodotti. Chi lo sceglie deve essere consapevole che non resterà intatto, ma avrà una forte alterazione nel tempo. Si potrebbe anche optare per una finitura spazzolata, cosi da limitare l’effetto usura.

Il Paraschizzi

Il secondo elemento a cui dovrete fare molta attenzione è il para schizzi, quella porzione di parete cui va contro il piano di lavoro e che solitamente viene rivestita con materiali facilmente lavabili a protezione del muro intonacato.

Le soluzioni sono moltissime anche in questo caso.


Si può optare per una continuità con il piano di lavoro, in questo caso si avrà un effetto pulito e ordinato, un ottimo materiale che protegge la cucina.

Oppure si può ‘spezzare’ utilizzando materiali come l’acciaio, che posto in verticale sarà meno usurato e quindi più facile da mantenere intatto. Oppure il vetro che dona un effetto di leggerezza e luminosità data la sua grande riflettenza.

Nel caso delle cucine molto piccole ho suggerito di utilizzare lo specchio, per ingannare lo sguardo ed avere una forte profondità della stanza.

Anche i para schizzi subiscono le variazioni secondo le nuove tendenze e nel 2020 se ne vedono di particolarissimi, per esempio per una cucina senza pensili un elemento verticale che protegge le aree di lavoro più delicate.

Nelle vecchie cucine erano immancabili le piastrelle, magari di piccoli formati che decoravano il retro della cucina, perché no, visto il ritorno dello stile retrò. Insomma ci si può sbizzarrire!

Le Ante

I frontali della cucina, le ante, delle basi e dei pensili, sono ciò che la caratterizzano a livello estetico la cucina. Sono le parti che apriamo, chiudiamo, tocchiamo. Sono soggette a continue sollecitazioni e devono essere resistenti, dentro, con un’ottima ferramenta e fuori.

Oggi parleremo dell’esterno, possono essere scelte in diversi materiali, elencherò quelli più comuni:

  • Laccato, è una delle tipologie più conosciute e amate sul mercato dell’arredo cucina.

    Si tratta di una finitura moderna ed elegante, disponibile in diverse versioni (lucida, opaca, goffrata, satinata). Si tratta di un pannello di mdf verniciato su tutti i lati uniformemente, e dal punto di vista estetico si ottiene un effetto molto pulito ed elegante. In versione lucida o opaca, la verniciatura è uniforme su tutti i lati e non si vedranno bordi di alcun tipo, di contro, questa finitura è un po’ più delicata agli urti. Il pannello MDF, il piu consigliato per la laccatura,  riesce a dare all’anta un aspetto perfettamente planare, tipico di una buona superficie laccata. Oltre al “cosa” si lacca però, è importante anche il “quanto” si lacca”. Infatti, la qualità di un’anta laccata dipende anche dal quantitativo di vernice utilizzata nella verniciatura.In questo senso devi sapere che: il laccato più economico è spesso fatto con due sole mani di vernice, mentre quello meglio lavorato prevede sempre tra le 3 e le 7 mani. Questo inciderà soprattutto sulla resistenza della laccatura nel corso del tempo, soprattutto per quanto riguarda la possibilità che la superficie possa scolorire o ingiallirsi. La laccatura da preferire è quella fatta con vernici poliestere (indurenti), sia con vernici poliuretaniche (infine, spazzolata e levigata). Questo perchè, come detto, l’anta così avrà una superficie perfettamente piana e priva di imperfezioni. Questo invece non succede se il pannello è realizzato attraverso semplice laccatura diretta o spazzolata.
  • Laminato, tra le ante in laminato si possono annoverare anche i materiali polimerici, pannelli MDF rivestiti in PVC, materiale plastico molto utilizzato nell’industria del mobile, resistente ad urti e liquidi ma non al calore.

    Come abbiamo visto per i top, il laminato si distingue per una serie di importanti caratteristiche, praticità di utilizzo e facilità di pulizia e varietà di finiture, l’igiene (è infatti una superficie antistatica, non assorbe liquidi e possiede buone capacità antibatteriche) e la resistenza ad urti, umidità e calore. Bisogna sempre acquistare un laminato di buona qualità, infatti, il tipo di resina, l’efficacia dell’impregnazione e la protezione superficiale realizzata dalle carte impregnate possono essere infatti molto diverse fra loro. Questo è il motivo per cui, con prodotti molto economici ci può essere il rischio di ritrovarsi in breve tempo con graffi, segni di usura o addirittura con rigonfiamenti determinati dalla penetrazione di liquidi e/o vapore all’interno del pannello. La tipologia migliore è quella HPL, ottenuta pressando contemporaneamente più fogli impregnati di resine melaminiche o il fenix.
  • Vetro, è una tipologia molto originale e ricercata, questo tipo di anta è costituita da un pannello in vetro temperato (riscaldato cioè ad elevate temperature e poi raffreddato) da 4/6 mm di spessore, applicato generalmente su un telaio in alluminio, la tempera del vetro rende questo tipo di anta molto resistente agli urti, quindi adatta anche ad un uso come quello domestico. Ecco perchè, benchè possa sembrare il contrario, il vetro in cucina è in realtà un rivestimento molto funzionale.

Spero di averi aiutato a scoprire il mondo dei materiali tecnici e dei componenti della cucina, che oggi con le nuove tecnologie sono sempre più validi ed esteticamente intriganti.

E tu? hai scelto come sarà la tua cucina?

A presto,

Serena.

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